fondo sclavi

Posso leggere la Bibbia, Omero o Dylan Dog per giorni e giorni senza annoiarmi
(Umberto Eco)

La Fondazione Cariplo ha deliberato un significativo contributo per il progetto Una Biblioteca da paura, promosso dalla Cooperativa Totem e dal Comune di Venegono Superiore in collaborazione con una vivace rete di associazioni del territorio e finalizzato alla valorizzazione del Fondo Sclavi, una raccolta di 8000 volumi donata alla biblioteca locale dal papà di Dylan Dog. Il progetto inizierà a settembre 2015 e continuerà fino a dicembre 2017. Sono due le azioni previste dal progetto Una biblioteca da paura:

  • Protagonismo dei cittadini – il nostro Fondo: un percorso di appropriazione del Fondo da parte della associazioni del territorio, di presa in cura di un patrimonio strategico attraverso la costruzione di un gruppo di lavoro sinergico e la crescita delle competenze presenti, sia gestionali che imprenditoriali.
  • Un Festival per il Fondo Sclavi: L’organizzazione di un’iniziativa di ampio richiamo che offra la giusta visibilità al patrimonio Fondo Sclavi che possa diventare un punto di riferimento per gli appassionati della cultura del fumetto, letteratura horror e non solo. Un festival che cresca e definisca una sua sostenibilità nel tempo. Un piccolo e curato evento che apra le porte del Fondo Sclavi e ne valorizzi i contenuti. Un festival che nasca dal partenariato stabile creato dal progetto e che coinvolga il paese di Venegono Superiore in un evento culturale si guadagni alla fine del triennio di progetto una sua sostenibilità organizzativa ed economica. Le proposte delle varie associazioni, i contatti messi a disposizione dal donatore Tiziano Sclavi, le proposte messe a disposizione dalla casa editrice Sergio Bonelli confluiranno in un festival della cultura horror da realizzarsi annualmente a Venegono Superiore.

 

IL FONDO SCLAVI

IMG_20141204_115659La biblioteca comunale di Venegono Superiore ha ricevuto nel 2002 un’importante donazione ad opera del concittadino Tiziano Sclavi, conosciuto soprattutto come sceneggiatore del fumetto cult Dylan Dog. La raccolta annovera 8.000 volumi si configura come fondo speciale, il Fondo Sclavi appunto, legata ad un personaggio vivente di cui documenta gli interessi, la cultura e la crescita letteraria. All’interno della collezione le sezioni più significative sono quelle dedicate al cinema e al fumetto. I volumi sul cinema, che sono circa un migliaio, si articolano in monografie su attori e registi, testi di storia del cinema, repertori, recensioni e sceneggiature di singoli film.  Ampiamente documentati risultano il genere horror e quello fantascientifico degli anni 70-80, con una parte espressamente dedicata al film splatter. E’ presente una rara collezione di testi in lingua inglese degli anni Settanta, difficilmente reperibili nelle biblioteche italiane. La sezione sul fumetto comprende sia albi illustrati che testi di critica; si segnala una rappresentanza degli autori che hanno inciso sulla formazione di sceneggiatore dello stesso Sclavi: Liberatore, Mattotti, Manara, Pazienza. Di particolare rilievo per ricostruire un percorso sulle contaminazioni cinema-arti visive sono i testi che riguardano la pittura, le arti grafiche, l’illustrazione, l’architettura e la fotografia. Il Fondo presenta inoltre un ventaglio di proposte eterogenee, dalla parapsicologia all’occultismo, dalla storia e geografia, alle scienze e alla linguistica. Le passioni quotidiane dell’uomo scrittore costituiscono un curioso filone parallelo di lettura (si vedano i numerosi libri sui gatti: le razze insieme alla rappresentazione del gatto nell’arte, ma anche gli aforismi e la simbologia arcaica). Una piccola sezione attesta l’interesse del donatore per i giochi di enigmistica e la sua passione per la musica. Infine, bisogna ricordare l’ampia raccolta di testi di letteratura che comprende autori classici e maestri del genere horror, giallo e fantascienza. Proprio queste letture hanno nutrito l’immaginario di Tiziano Sclavi e costituito fonte di ispirazione per le ricorrenti citazioni di Dylan Dog. Le numerose guide su Londra, i volumi fotografici sugli interni delle case d’artista e le visioni notturne della città hanno offerto lo spunto per creare l’atmosfera “dark” che permea la Londra dell’indagatore dell’occulto. Tutti i volumi sono contrassegnati da un ex libris, creato per l’occasione dall’amico grafico Federico Maggioni (fonte cinequanon ).

 

 

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