Come avviene? (Come e perché?)
Di seguito le diverse possibilità di percorsi psicologici in funzione dei diversi bisogni che la persona può sentire e portare nella sua iniziale richiesta.
Primo colloquio e raccolta del bisogno
Chi sente la necessità di un confronto personale per una difficoltà che sta attraversando può approfondire il proprio bisogno ed individuare la migliore indicazione terapeutica attraverso alcuni colloqui di orientamento. Il processo può prevedere da 1 a 5 colloqui.
Risoluzione di difficoltà momentanee e consulenza personale
Questo intervento mira, insieme alla persona, ad affrontare e risolvere uno specifico problema di natura personale, relazionale o sociale (come presa di decisioni, scelte, momenti di cambiamento ecc.) attraverso un intervento specifico che permetta alla persona innanzitutto di fare chiarezza, tanto sul piano cognitivo come emozionale, per poi individuare le migliori soluzioni personali con cui far fronte al problema individuato.
Dopo una prima fase di individuazione del problema, da 1 a 3 colloqui, il percorso procede per fasi successive di 3/5 colloqui con cui via via portare chiarezza e comprensione fino ad individuare le risorse risolutive più idonee per sé stesso/a, fino a conclusione. Sono percorsi di solitamente 3/6 mesi.
Sostegno psicologico
Questo intervento mira a sostenere la persona che vive un disagio personale ed emozionale nell’attraversare un particolare momento della sua vita che sia di cambiamento o difficoltà come possono essere separazioni, imprevisti lavorativi, disturbi post traumatici, difficoltà post-partum o anche momenti di lutto, ecc. Si tratta cioè di tutte quelle situazioni di vita, contingenti ed intense, che la persona sente come impattanti per il suo equilibrio psicofisico e che le riducono sensibilmente l’autonomia e la serenità, personali e sociali.
Dopo una prima fase di individuazione del disagio percepito, che impiega da 1 a 3 colloqui, il processo si apre ad un accompagnamento progressivo settimanale o quindicinale che permetta alla persona di recuperare via via le risorse personali ed autonome necessarie al recupero di una propria prospettiva, di una maggior libertà d’azione e di un maggior senso di benessere nella propria vita quotidiana. Nel rispetto delle diverse soggettività, sono percorsi di solitamente 6/12 mesi.
Psicoterapia personale e crescita del Sè
Il processo di psicoterapia vera e propria è un percorso intenzionale di chi sente il desiderio e la necessità di un cambiamento significativo del proprio equilibrio e funzionamento personali profondi, a livello cognitivo, emozionale e relazionale. Magari a seguito di una difficoltà contingente che impatta anche un senso di disagio più sottile che accompagna la persona da più lungo tempo.
Con la psicoterapia si lavora gradualmente sulle maglie della personalità, che è quel modo di essere con sé stessi e con gli altri, che ogni individuo ha interiorizzato nel corso della propria storia soggettiva ma che non coincide necessariamente col suo reale potenziale o con la sua più vera autenticità: il Sè personale.
Con la psicoterapia si libera gradualmente il proprio potenziale interno, recuperando una pienezza emozionale e la spinta vitale nell’incontro con se stessi e col mondo esterno.
Attraverso la relazione terapeutica, in un ambiente relazionale reciproco, chiaro e stabile, per mezzo della parola sensibile e di una autentica attenzione al Sé Personale da parte della persona e del terapeuta insieme, la persona entra gradualmente in ascolto dei propri vissuti e delle proprie dimensioni soggettive interne.
Accompagnata gradualmente dallo psicoterapeuta, che è in relazione attenta e sensibile con lei, la persona può via via riconoscere i propri vissuti interni e ridefinirne piano piano le componenti emotive ed i significati sensibili.
In questo modo la persona può percepire una progressiva libertà interiore, una maggior fiducia nelle scelte personali, che si fanno al contempo flessibili e attente, e nel proprio potere d’azione rispetto alla propria natura più autentica, ai propri desideri e al benessere delle proprie relazioni.
Nel corso della terapia la persona recupera aree di autonomia e benessere che influenzano positivamente le proprie aree di vita, sia lavorativa che relazionale e famigliare, con effetti positivi sulle persone più vicine ed intime, come la propria coppia, i figli, i famigliari.
Ed inoltre…
Adolescenza e giovani
L’ascolto e l’accompagnamento psicologico, attento e sensibile, sono particolarmente adatti ed efficaci per l’adolescente ed il giovane, ragazzo o ragazza, che non solo si trovano in una fase di significativa e naturale trasformazione ma che proprio per questo hanno a disposizione grandi risorse e molta flessibilità personale ed emotiva per crescere ed evolvere positivamente.
Per definizione l’adolescenza è l’affascinante fase della vita in cui si diventa sè stessi, lasciando andare piano piano le abitudini dell’infanzia e definendosi come nuovo essere libero nel mondo.
L’adolescente, che è colui che sta crescendo, si muove timoroso ed entusiasta al contempo verso il suo divenire adulto, che è colui che è cresciuto.
Un pieno contatto con il proprio mondo interno, ossia le sensazioni ed emozioni, i pensieri e i quesiti anche profondi di questa età, è favorito da un incontro relazionale semplice e sensibile con la persona, psicologo o psicoterapeuta. E questo contatto sensibile è un’opportunità preziosissima nell’accompagnamento di questo processo di maturazione forte e naturale, anche in quei casi in cui esiste qualche forma di malessere come stress, confusione, ansia, demotivazione generale o esperienze di panico, tanto diffuse tra i giovani nell’epoca attuale per ragioni di natura storica e culturale.
Il malessere in adolescenza, che può essere anche profondo come profonde sono le passioni a questa età, è spesso l’espressione di desideri e spinte vitali rimaste silenti e a cui ridare progressivamente attenzione, dignità e voce.
Genitorialità e famiglia
L’ascolto e l’accompagnamento psicologico, attento e sensibile, rivolto ai genitori e alla famiglia è un sostegno prezioso per il benessere della famiglia nel suo insieme e per la crescita dei figli.
Chi aiuta coloro che aiutano? Chi sostiene coloro che sostengono tutto? Sembra questa la riflessione che sta a monte di un incontro psicologico rivolto ai genitori. Spesso la miglior via d’intervento per il cambiamento significativo del benessere globale della famiglia e dei figli in particolare è dare ascolto ai genitori e nuovo orientamento. I figli, infatti, sono a volte meno propensi e spesso meno in grado di riconoscere il bisogno di aiuto emozionale e psicologico e di farne richiesta libera.
Molto spesso i figli non hanno la spinta o la voglia di chiedere un aiuto, non sapendo di cosa si tratta e avendo naturali resistenze. In questi casi risulta prezioso che al genitore venga dato uno spazio in cui confrontarsi e riflettere sulle dinamiche relazionali all’interno della famiglia, non in un’ottica di eccessiva responsabilità genitoriale, bensì ridando loro senso e significato e ricalibrando la propria comprensione ed i propri comportamenti, con significative ricadute sull’insieme familiare.
E’ molto importante, all’interno di una famiglia, non pensare per singoli componenti o alle singole problematiche, ma avere uno sguardo armonioso e di insieme. E’ la prima forma d’aiuto che i genitori possono dare a loro stessi e, di conseguenza, ai propri figli.
Tuttavia, per fare questo bisogna innanzitutto comprendere la delicatezza del ruolo cui i genitori sono chiamati quotidianamente e, dunque, saperli incontrare con rispetto, umiltà e fiducia. Va recuperata l’idea di un benessere genitoriale pieno. Perché solo dei genitori che ricevono del rispetto e del bene possono pienamente dare rispetto e bene ai propri figli.
Gruppi di incontro, per adolescenti o per adulti
La possibilità di partecipare a momenti di gruppo tra coetanei, momenti che sono attenti e curati, solitamente di un’ora e mezza con 6/8 persone ogni 15 giorni, su temi e sensibilità comuni, si dimostra essere un’esperienza estremamente utile e gratificante.
L’incontro e la condivisione, che sono al contempo libere e attente, sciolgono dubbi ed isolamenti anche profondi, creando uno spazio dal respiro più ampio e permettono di percepire la vicinanza, tanto umana quanto nelle esperienze, degli altri partecipanti. Spesso, ai partecipanti, viene quasi da dire: “Ma allora non sono solo io a vivere tutto questo.. Credevo davvero che fosse così..”
I momenti di gruppo sono certamente momenti sensibili e rispettosi, di ascolto e comprensione reciproche, ma possono essere al contempo momenti di allegria e complicità tra i partecipanti, che insieme si ricavano un tempo e uno spazio in cui fermarsi un attimo, in cui non essere soli, in cui prendersi cura di sé. Un tempo ed uno spazio fatti di fiducia, di comprensione e di benessere.